Pilotare un jet privato è uno dei mestieri più affascinanti che esistano: libertà, tecnologia, viaggi in tutto il mondo e il privilegio di essere ai comandi di un aereo di lusso. Ma come si diventa pilota di jet privati? E chi fa parte dell’equipaggio che accompagna i passeggeri nei cieli?
Scopriamo insieme il percorso completo — passo dopo passo.
Lavorare a bordo del jet: l’equipaggio
A bordo di un jet privato l’equipaggio è ridotto ma altamente qualificato.
- Jet leggeri: 1–2 piloti
- Jet medi: 2 piloti + 1 membro di cabina
- Jet grandi e intercontinentali: 2 piloti + fino a 3 membri di cabina
Ruoli principali:
- Pilota comandante (Captain): responsabile assoluto del volo, pianificazione e sicurezza
- Copilota (First Officer): gestisce strumenti, comunicazioni e supporta il comandante
- Assistente di volo: cura comfort, catering e sicurezza dei passeggeri
Curiosità: su alcuni jet di piccole dimensioni, il comandante può volare da solo, ma avere un copilota aumenta sicurezza e comfort operativo, specialmente sui voli internazionali.
Primo passo: la licenza di pilota privato (PPL)
Il viaggio comincia con la PPL (Private Pilot License), rilasciata da autorità aeronautiche come ENAC (Italia), EASA (Europa) o FAA (Stati Uniti).
Si ottiene in scuole di volo certificate e in aeroporti con basi d’addestramento, dove si imparano le basi: decollo, atterraggio, navigazione e gestione delle emergenze.
- Durata: 6–12 mesi
- Ore di volo: circa 50
- Permette di: volare da soli, ma non per lavoro
In Italia, ottime scuole per PPL si trovano negli aeroporti di Roma-Urbe, Verona-Boscomantico e Torino-Aeritalia.
Accumulare esperienza di volo
Una volta ottenuta la PPL, si inizia a costruire esperienza di volo reale. Questa fase serve a migliorare il controllo dell’aereo e prepararsi alla licenza commerciale.
- Si vola su aerei leggeri come Cessna 172, Piper Archer o Diamond DA40
- Si affrontano voli notturni, in condizioni meteo variabili e rotte cross-country
- Gli aeroporti di addestramento più usati in Italia includono Roma-Ciampino, Verona-Boscomantico e Torino-Caselle
L’obiettivo è diventare un pilota sicuro, capace di gestire ogni situazione e comunicare con le torri di controllo in autonomia.
Licenza di pilota commerciale (CPL)
La CPL (Commercial Pilot License) permette di trasformare la passione in una professione. È rilasciata da autorità come ENAC, EASA o FAA, e prevede un addestramento su aerei bimotore come Piper Seneca, Beechcraft Baron o Diamond DA62.
- Ore richieste: 200–250
- Durata: 1–2 anni
- Insegnamenti chiave: voli IFR, comunicazioni avanzate, gestione di emergenze e meteorologia
Tra le scuole più rinomate: CAE Oxford Academy (UK), FlightSafety International (USA), L3Harris (UK e USA).
Abilitazioni per pilotare jet privati
Una volta ottenuta la CPL, servono abilitazioni specifiche per pilotare jet privati:
- Multi-Engine Rating (MEP): per gestire più motori
- Instrument Rating (IR): per volare con visibilità ridotta o condizioni meteo complesse
- Type Rating: abilitazione per un modello preciso di jet (es. Cessna Citation, Gulfstream, Dassault Falcon)
Ogni Type Rating include teoria, simulatore e ore di volo con istruttore certificato.
Il ruolo di copilota di jet privato
Prima di diventare comandante, si lavora come First Officer, cioè copilota. È una fase di crescita tecnica e professionale:
- Si vola con comandanti esperti
- Si accumulano ore su rotte nazionali e internazionali
- Si partecipa a briefing e aggiornamenti periodici
In questa fase si sviluppa la consapevolezza operativa e la padronanza delle procedure internazionali.
Come diventare comandante di jet privato
Dopo anni di esperienza e centinaia di ore di volo, si ottiene la qualifica di comandante. Il comandante è responsabile dell’aereo, dell’equipaggio e dei passeggeri.
In media servono 5–7 anni di formazione e pratica per arrivare a questo livello. È una carriera che unisce tecnica, precisione e leadership.
Atterrare negli aeroporti: piste normali e piste difficili
Non tutti gli aeroporti sono uguali:
- Normali: piste lunghe, servizi completi, meteo stabile – es. Biggin Hill (Londra), Ciampino (Roma), Zurich-Kloten (Zurigo)
- Difficili: piste corte, ostacoli o vento laterale – es. Courchevel (Francia), Innsbruck (Austria), Lukla (Nepal)
Nota bene: alcuni scali richiedono abilitazioni speciali e simulazioni dedicate prima del volo.
Abilitazioni e permessi speciali
Alcuni voli richiedono certificazioni particolari:
- STOL: per decolli e atterraggi in spazi ristretti
- RVSM: per operazioni ad alta quota in aree congestionate
- Special Airport Operations: per scali con condizioni difficili
Inoltre, destinazioni come Cina, Russia, India o Emirati Arabi richiedono permessi diplomatici o militari speciali.
Spesso è il team operativo del jet o il broker a gestirli.
Differenze tra Paesi
Il percorso per diventare pilota di jet privati è simile in tutto il mondo, ma i requisiti variano.
- Autorità aeronautiche: ENAC (Italia), EASA (UE), FAA (USA), altre nazionali
- Ore richieste: cambiano da paese a paese
- Licenze: devono essere convertite se si vuole lavorare all’estero
- Aerei e scuole: ogni nazione ha modelli e regolamenti specifici
Chi punta a una carriera internazionale dovrebbe scegliere scuole certificate EASA o FAA, riconosciute globalmente.
Le migliori scuole di volo per diventare pilota di jet privati
Le accademie più rinomate al mondo:
- CAE Oxford Aviation Academy (UK)
- FlightSafety International (USA e Europa)
- ATP Flight School (USA)
- L3Harris Airline Academy (UK e USA)
- Airways Aviation (UK, Spagna, Sud Africa)
Molte di queste accademie di volo offrono programmi integrati che portano gli studenti dal primo volo alla cabina di comando.
Quanto guadagna un pilota di jet privati?
Gli stipendi dei piloti di jet privati variano molto in base all’esperienza, al tipo di jet e alla compagnia per cui lavorano.
Ecco una panoramica indicativa:
- Copilota (First Officer): da 40.000 a 80.000 € l’anno
- Comandante (Captain): da 90.000 a 180.000 € l’anno
- Piloti freelance o VIP charter: fino a 250.000 € l’anno nei casi di jet a lungo raggio o contratti con clienti facoltosi
Inoltre, molti piloti ricevono benefit extra come alloggi, rimborsi spese, voli privati e bonus stagionali.
Negli Stati Uniti e nei Paesi del Golfo, dove il mercato dei jet privati è più sviluppato, i compensi possono essere anche superiori del 30–40% rispetto alla media europea.
Pilotare i jet privati, come far decollare la carriera
Diventare pilota di jet privati è un percorso lungo ma entusiasmante, fatto di dedizione, studio e passione per il volo. Chi arriva in cima vive un’esperienza unica: pilotare velivoli straordinari, viaggiare in ogni parte del mondo e lavorare in uno degli ambienti più esclusivi che esistano.
E con le giuste licenze, abilitazioni e la formazione internazionale adeguata, il sogno di diventare comandante di un jet privato può davvero decollare.
Perché diventare pilota di jet privati è una scelta vincente
Il mondo del noleggio jet privati è in costante crescita e con esso aumenta la domanda di piloti professionisti qualificati. Diventare pilota di jet privato non significa solo raggiungere un traguardo personale, ma entrare in un settore dinamico, internazionale e ben retribuito.
Con la formazione giusta, l’esperienza e le abilitazioni necessarie, potrai decollare verso una carriera esclusiva, lavorando per compagnie di jet charter di lusso o direttamente per clienti privati.
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